VALLE SAURIS, PERCORSI TURISTICI DA NON PERDERE
Dritte sulle escursioni e gli spostamenti
La Maina – Strada Passo Pura – Rio Scalotta (*)
Questo è il percorso ideale per chi vuole costeggiare il lago, si tratta di un tratto turistico, pertanto facilmente accessibile. Ha una lunghezza di 4 km e il tempo di percorrenza è di circa un’ora e un quarto.
Come raggiungerlo:
Si parte dall’abitato de La Maina lungo la provinciale per Ampezzo sino a raggiungere e attraversare la diga e galleria che conduce al Passo Pura (attenzione portare una torcia perché la galleria è quasi priva di illuminazione). Dopo circa 1 km. si imbocca sulla strada (primo incrocio), lo sterrato che costeggia il lago, quasi sempre in piano o leggera discesa, fino al Rio Scalotta. Chi volesse proseguire, può farlo lungo la strada forestale che ancora per un tratto costeggia il bacino idroelettrico, fino ad un incrocio. A sinistra la pista prosegue fino alla casera Bernone, restaurata recentemente, secondo la tradizione architettonica locale; a destra si scende sul greto del Lumiei, in corrispondenza allo sbocco dalla profonda forra scavata, dallo stesso per millenni. Il ritorno si effettua lungo lo stesso percorso o in alternativa, guadato il torrente, ci si raccorda facilmente con l’itinerario n. 9, per raggiungere Sauris di Sopra.
Sauris di Sopra – Hotzach – Malais – Sauris di Sotto (*)
Un altro dei tanti percorsi facilmente percorribile in poco più di un’ora. Questo itinerario segue la mulattiera che taglia in quota i boschi ed i pendii erbosi soprastanti Sauris di Sotto offrendo suggestivi scorci su gran parte della vallata, l’abitato di Sauris di Sotto e il Lago di Sauris.
Come raggiungerlo:
La partenza è situata sulla strada provinciale, poco prima della frazione di Sauris di Sopra (circa 300 m.), nei pressi di un affioramento di rocce gessose. La mulattiera conduce dapprima allo stavolo Plozzer in località Hotzach (1447 m. ) e poi sale ripida per un breve tratto (200 m. circa). La mulattiera continua, quindi, in piano sino in località Pront (1428 m.), dove ha inizio la discesa che in breve conduce a Sauris di Sotto. Il ritorno può essere effettuato sia per lo stesso tracciato, che lungo la strada provinciale.
Malga Novarzutta (1625 m. slm.) (*)
Partendo dalla frazione di Lateis dopo circa 5 km in macchina in circa 35 minuti di camminata si può arriva alla malga. La malga è ubicata nella valle dell’omonimo rio, tra il monte Torondon e il Monte Novarza, a 1625 m. slm. Rilevante la struttura a livello architettonico, che rispecchia le costruzioni tradizionali della vallata, alternando la pietra al legno. Monticata con vacche da latte, la malga produce latte fresco, burro, formaggio, ricotta fresca ed affumicata, con possibilità di acquisto.
Come raggiungerlo:
Da Lateis si sale in auto e dopo circa 5 km., poco oltre al bivio con la strada che porta alla casera Gerona, ad una curva a quota 1525 m. si prende a sinistra, superati 100 metri di dislivello si arriva alla malga. Rientro: si percorre a ritroso l’itinerario di salita.
Malga Vinadia Grande (1734 m. slm.) (*)
In circa 4 ore e mezza è possibile raggiungere la Malga Vinadia partendo da Sauris. La malga è ubicata a Nord del Monte Pièltinis, monticata con mucche da latte. Si producono latte fresco, burro, formaggio, ricotta fresca ed affumicata, con possibilità di acquisto. Per chi lo desiderasse si può effettuare una facile escursione al vicino Monte Pièltinis (2027 m.), percorrendo la strada verso sud sino alla forcella e poi si sale a destra, seguendo il sentiero s. 206 sino alla vicina selletta dell’anticima per poi deviare ancora a destra ed in breve si è in cima (itinerario T= turistico; 0.40 minuti
Come raggiungerlo:
Da Sauris si seguono le indicazioni sino alla Casera Pièltinis e poi si prosegue a sinistra lungo la strada che porta alla malga. Rientro: si percorre all’inverso l’itinerario di salita
Lago di Mediana (*)
Questo piccolo lago è uno dei più belli e meno conosciuti della Carnia, nascosto dai fitti boschi dell’alta Val Lumiei e dai sentieri più frequentati, spicca per il colore delle sue acque: verde smeraldo. Per chi lo volesse scoprire consigliamo un’escursione mirata, il lago è circondato da un fitto bosco di abeti, popolate da trote fario, va visitato in tarda primavera, quando le sue sponde sono all’apice della fioritura della Caltha palustris. Difficoltà: si segnala la mancanza di cartelli segnaletici e la lunghezza del percorso.
Come raggiungerlo:
Dalla piazza di Sauris di Sopra (1390 m. slm.) si segue la strada asfaltata che scende alla Richelan Haus e si prende una strada sterrata (con divieto di transito), che scende fino a fondovalle. Da qui si percorre un pezzo di strada che costeggia il torrente Lumiei e poi seguendo il segnavia CAI 234 si sale a destra nel bosco, seguendo il segnavia CAI 209. Il sentiero si raccorda ad una strada forestale che va in salita e arriva sino ad un ampio spiazzo che precede un tratto pianeggiante (da Sauris di Sopra ore 2). Sulla destra, vicino a due grandi abeti, dove è posto un segnale giallo e rosso di confine boschivo (n. 75), inizia un sentiero che conduce in leggera discesa fino al lago di Mediana (ore 0,15). Rientro: da Casera Mediana imboccare il sentiero CAI 210 per km. 2 fino a Casera Razzo e immettersi sulla strada panoramica che conduce a Sauris di Sopra (dalla casera ore2.30 circa).
Il Bosco Flobia- Sentiero Didattico (*)
Il sentiero didattico del Bosco Flobia si snoda in una delle foreste più belle e suggestive della regione, ha una lunghezza complessiva di 3,5 km. con un dislivello massimo di 130 m. Il punto di partenza e di arrivo è situato in prossimità del Rifugio Tita Piaz.
Come raggiungerlo:
Dal Passo del Pura (1428 m.) si scende per un breve tratto in direzione Sauris, fino a raggiungere il piazzale antistante il rifugio Tita Piaz (1417 m.). A fianco del rifugio vi è un grande cartello che indica il punto di partenza del sentiero didattico, e offre anche gli accorgimenti particolari per far affrontare questo come altri percorsi anche alle persone diversamente abili (in particolare ai portatori da handicap visivo). È un percorso tattile con didascalie scritte, anche, in carattere Braille e la possibilità di manipolare oggetti in legno e pietra. Il percorso inizia sulla sinistra dopo il primo cartello e si sviluppa all’interno del bosco, alle pendici settentrionali del Monte Nauleni. Vi sono alcuni saliscendi che permettono l’accesso in suggestivo paesaggio boschivo. Il percorso si interseca in una pista forestale che passa in prossimità della strada asfaltata che scende verso Sauris. Da qui il sentiero risale fino a ricongiungersi alla strada forestale che riporta al punto di partenza. Interessanti i testi contenuti nelle bacheche e che spiegano l’abete rosso, l’abete bianco, faggio, larice, acero montano e sorbo degli uccellatori. Qui il visitatore o turista può trovare informazioni sulla foresta, mentre nel sottobosco può scoprire la viola a due fiori, il talittro a foglie di aquilegia e la lonicera alpina.
*= Testi tratti da: “Andar per Casere in Carnia“, a cura dell’ASCA Associazione Sezioni Carniche del CAI di Forni Avoltri, Forni di Sopra, Ravascletto, Tolmezzo, Edizioni Andrea Moro, 2005; “La Foresta di Ampezzo“, a cura del Comune di Ampezzo con la collaborazione di Attilio De Rovere e Ulderica Da Pozzo, Ampezzo 2009. Fonte: www.sauris.org
ARTIGIANATO LOCALE, UNA VERA ARTE
Le particolarità artigiane della zona
Un altro aspetto peculiare della cultura locale è rappresentato dall’artigianato,che ancora una volta riflette quelle che sono le caratteristiche del territorio. Ovviamente ,grazie ai boschi di abeti rosse e bianchi faggi, aceri e frassini, si è creato un legame particolarmente con il legno. È possibile visitare le botteghe artigiane: il laboratorio creativo ‘s Louch, Legnostile, la tessitura artigiana, la segheria Schneider o Vivere nel legno, e cercare di carpire alcuni dei segreti di chi vi lavora e ammirare le trasformazioni artistiche che sono in grado di creare. I maestri dell’intaglio sono prevalentemente uomini, mentre le donne si dedicano a confezionare vestiti e biancheria.