SAURIS, IL GIOIELLO DELLE ALPI CARNICHE

Alla scoperta del Friuli- Venezia Giulia: post di Elisabetta Perkele Colautti

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Valle Sauris, Friuli-Venezia Giulia

La galleria fotografica della splendida valle Sauris la trovi cliccando qui.

Sauris è un luogo sospeso nel tempo: una piccola perla nelle Alpi Carniche in cui accanto alla strabiliante natura fatta di secolari foreste, prati verdissimi e il magnifico lago dai colori sgargianti, sopravvive una cultura di matrice germanica ancora tangibile anche grazie al dialetto di origine tirolese che viene parlato dagli abitanti della piccola comunità. Un luogo ideale per chi desidera sfuggire dalla vita frenetica e sente l’esigenza di rifugiarsi in un’oasi di silenzio e pace.

DOVE SI TROVA LA VALLE SAURIS? ECCO LA MAPPA

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Tanto per cominciare bisogna orientarsi e capire bene dove si trova la Valle Sauris, quali sono le altre valli che la circondano e la conformazione geografica. La mappa di Google Maps vi darà una mano per orientarvi, grazie anche alla visione dal satellite.


Sopravvivono numerosi sentieri percorribili a piedi, in mountain bike o a cavallo, a seconda delle indicazioni. Ricalcano le mulattiere e le carrecce che in passato permettevano di collegare paesi, stavoli e malghe e sono ancora oggi testimonianza culturale di quanto fosse complicato sopravvivere in un luogo che, pur splendido, era spesso inospitale a causa di quel rigido clima alpino che ha forgiato il carattere di chi vi abita rendendolo orgoglioso e forte. Sicuramente il luogo di maggiore impatto è il lago: di origine artificiale è il prodotto della diga inaugurata nel 1948 ed è circondato da boschi, prati e pascoli dove riposarsi dalle fatiche delle camminate per leggere un libro o fare un pic-nic in una cornice magica.

VALLE SAURIS: NATURA NELLA VALLE

Un angolo del Friuli- Venezia Giulia poco conosciuto

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Valle Sauris, Friuli- Venezia Giulia

L’area è circondata da numerose specie di fiori anche molto rare che nel periodo estivo e primaverile colorano e profumano ogni spazio, tra queste ci sono anche varie piante officinali e aromatiche che vengono tutt’ora usate nella cucina locale. Sono organizzate frequentemente escursioni guidate alla scoperta della flora del luogo (per conoscere le date è sufficiente recarsi presso il locale ufficio IAT che darà indicazioni in merito). Durante il girovagare tra i boschi è possibile anche scorgere numerose specie animali: caprioli, cervi, camosci, martore, puzzole, faine, donnole, scoiattoli, ghiri, rapaci, che zampettano nel silenzio del bosco. Spesso lungo i percorsi si trovano le malghe, che costituiscono una pietra miliare della cultura alpina. In passato rappresentavano uno dei principali centri produttivi in cui durante il periodo estivo parte della comunità si trasferiva assieme agli animali per produrre il latte e i prodotti caseari. Nella fase di transizione economica che ha visto protagonista tutta l’area montana negli anni dell’industrializzazione, gran parte delle malghe sono state abbandonate ma ora – grazie anche ad una maggiore consapevolezza del valore antropologico che hanno è in atto un processo di recupero e riqualificazione, tanto che sono state in parte riaperte permettendo a chi vi è di passaggio di acquistare i prodotti locali.

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