Tamerza, uno scenario mozzafiato

Tra cascate e gole scavate nella roccia

Tamerza
Tamerza, Tunisia

Siamo partiti, il nostro pulmino era guidato da una donna con burqua, molto sciolta nella guida e molto affarista.


Per raggiungere Tamerza si percorre una strada asfaltata che attraversa il deserto, con wadi in secca costeggiando il lago salato Chott el-Gharsa, fino ad arrivare in prossimità di rilievi montuosi; si supera Chebika, l’altra oasi di montagna, si continua a salire per poi ridiscendere nella valle, dove si trova Tamerza, insomma uno scenario mozzafiato. Dopo circa un’ora siamo arrivati a destinazione, a piedi si scende lungo una strada sconnessa con ai lati bancarelle, dove si possono acquistare souvenir e come per incanto ci si trova davanti a una delle due cascate con le gole scavate nella roccia. Spettacolare! Qui abbiamo incontrato degli studenti di Metlaoui in gita, ragazze e ragazzi molto simpatici e cordiali, abbiamo fatto delle foto insieme, abbiamo chiacchierato molto e alla fine ci siamo scambiati i contatti di facebook (ora sono tra le nostre amicizie). Salutato gli studenti, abbiamo fatto tante foto nei dintorni della cascata e poi siamo tornati indietro per andare a visitare l’altra.

Tamerza
Tamerza, Tunisia

Abbiamo chiesto informazioni a un ragazzo e lui si è offerto ad accompagnarci, a piedi l’abbiamo raggiunta, camminando una mezz’ora sotto il sole bollente. Stesso scenario della precedente e stessi studenti! Lasciato questo posto, siamo tornati sulla strada principale alla ricerca di un mezzo di fortuna che ci portasse fino a Chebika, il ragazzo abita lì, quindi ci siamo affidati a lui. L’attesa è stata molto lunga, passavano soltanto jeep dei viaggi organizzati oppure auto già con passeggeri, per fortuna a un certo punto è passato un pick-up carico d’acqua e di arance e ci ha fatto salire.

Tamerza
Tamerza, Tunisia

Per un po’ io ho viaggiato sulla parte esterna, sentivo il vento che mi accarezzava i capelli, percorrere la strada in discesa e piena di curve in queste condizioni era molto emozionante, mentre lo scenario all’orizzonte, meraviglioso.
Poi l’autista mi ha fatto accomodare accanto a lui, mi ha offerto del caffè, ha voluto sapere la nostra provenienza, il nostro itinerario, le impressioni sui posti visitati e sugli abitanti. Dopo venti minuti siamo arrivati a Chebika, abbiamo ringraziato il nostro autista di fortuna e salutato il ragazzo che abita qui, ma lui ha insistito a volerci accompagnare fino alla cascata.

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