REMARKABLE ROCKS: SCOPRIAMO QUEST’ANGOLO DELLA COSTA OCCIDENTALE

Remarkable Rocks: le sue interessanti bellezze naturali

Remarkable Rocks
Remarkable Rocks, Kangaroo Island – Australia

Più ci avviciniamo alla costa occidentale dell’isola, più il vento soffia forte e quando arriviamo alle Remarkable Rocks siamo completamente esposti alla violenza del vento della Grande Baia Australiana.


Le Remarkable Rocks   google maps possono essere descritte come una galleria d’arte a cielo aperto: imponenti rocce di granito, laboriosamente scolpite dall’azione congiunta di vento e acqua, incastonate su una delle coste più estreme ed isolate del mondo. Anche qui, l’emozione è travolgente, la bellezza e la forza della natura sono sorprendenti, facendomi realizzare quanto possano essere piccoli i miei problemi ed i miei pensieri rispetto alla grandezza ed alla grandiosità di questo pianeta. Mi arrampico sulla stessa roccia su cui mi ero arrampicata sei anni fa e chiedo a Marta di immortalare questo momento che per me è una sorta di passaggio, un lasciarsi alle spalle un periodo di vita che ormai si è concluso da tempo e guardare avanti verso quello che mi aspetta.

REMARKABLE ROCKS: CI SPOSTIAMO ALL’ADMIRALS

Remarkable Rocks
Admirals Arch, Kangaroo Island – Australia

Lasciamo le Remarkable Rocks, io personalmente con un profondo senso di pace e serenità e camminiamo lungo le passerelle con un’andatura poco aggraziata ed estetica nel tentativo di proteggerci in qualche modo dal vento per raggiungere l’Admirals Arch   google maps , un arco formatosi anch’esso grazie alla paziente e costante azione dell’erosione a scapito di un’antica caverna di cui sono ancora visibili le stalattiti. Ma l’Australia non si accontenta di bocche aperte per lo stupore, l’Australia vuole mandibole sui parapetti delle passerelle. E allora ci mette anche una colonia di foche della Nuova Zelanda, che nel periodo estivo si stabiliscono qui per far nascere i loro cuccioli in un ambiente protetto. Rimaniamo ad osservare queste pigrissime creature per un po’ poi risaliamo la passerella, fermandoci quando avvistiamo qualche foca che si avventura nell’acqua tormentata o per fotografare i gabbiani che si librano nelle correnti aeree (per me e per Fabio, che lavoriamo in ambiente aeronautico, è anche occasione di disquisizioni pseudo tecniche sulle leggi dell’ aerodinamica).

Remarkable Rocks
Foche, Australia

Più su, un cartello che vieta l’utilizzo di droni ci da un ulteriore spunto per fare finta di saperne qualcosa di macchine volanti. Gironzoliamo un po’ attorno al faro di Cape Du Couedic   google maps , poi decidiamo che ne abbiamo abbastanza del vento freddo e risaliamo in macchina. Sulla strada incontriamo un estroverso echidna che ruspa la terra con il suo lungo naso, a caccia di formiche per una succulenta merenda e che non si cura minimamente dei quattro umani entusiasti che gli girano attorno per fotografarlo da ogni angolazione possibile. Continuiamo verso l’Hanson Bay Wildlife Sanctuary   google maps , famoso per la sua “koala walk”, una passeggiata attraverso un bosco di eucalipto, densamente popolato da koala.  Incontriamo anche qualche canguro abituato alla presenza umana, che con sufficienza, si fa immortalare mentre consuma uno snack fuori pasto. I koala sono davvero tantissimi, ad ogni diramazione dei tronchi vediamo palle di pelo grigio accoccolate disinvoltamente tra i rami, dedite alla loro principale attività: dormire. Arriviamo al nostro campeggio all’imbrunire, e scopriamo che la nostra sistemazione è un’accogliente casetta di legno ai margini di un bosco, attorno alla quale saltellano famiglie di canguri, indaffarati con la loro cena e dove il buio è quasi totale e si può osservare il cielo dell’emisfero sud in tutta la sua scintillante bellezza.

Remarkable Rocks
Koala, Australia

Se avete in mente di fare un viaggio in Australia, vi consiglio di scegliere sempre sistemazioni del genere, piuttosto che hotel di catene internazionali. I servizi sono eccellenti, il costo è meno della metà e di sicuro sarete più a contatto con la natura ed avrete più opportunità di conoscere altri viaggiatori come voi. Il mattino io e Marta ci svegliamo all’alba per passeggiare nell’area attorno al campeggio e per immortalare un po’ di “wildlife” (so che sembra impossibile, ma non ne abbiamo ancora abbastanza). Decidiamo poi di fare un’altra breve sosta al koala walk. Durante la passeggiata, io e Marta incontriamo una mamma koala che è scesa dall’albero con il suo cucciolo in spalla. Questo è un comportamento abbastanza inconsueto per questi mammiferi marsupiali. Il loro nome infatti deriva da una parola aborigena che significa “colui che non beve mai”, assegnata a questi piccoli orsi proprio per il fatto che essi non scendono quasi mai dal loro albero, nemmeno per bere.

Dell’Australia ti possono interessare anche i seguenti articoli:

Vai alla pagina seguente 7 di 7 >>>Il parco dei Grampians
Vai alla pagina 1 di 7 >>>La partenza per l’Australia
Vai alla pagina 2 di 7 >>>Melbourne
Vai alla pagina 3 di 7 >>>La costa meridionale dell’Australia
Vai alla pagina 4 di 7 >>>Altre attrattive della costa meridionale dell’Australia
Vai alla pagina 5 di 7 >>>Cape Jervis
Condividilo sui tuoi social!