BIRMANIA, IL LAGO INLE: DOVE I PESCATORI REMANO COI PIEDI
Birmania, il Lago Inle: l’originalità dei suoi pescatori e la bellezza della natura birmana

In un itinerario classico della Birmania, terminato di visitare la zona di Yangon, ci si porta all’interno del paese dirigendosi verso il Lago Inle – google maps –, sostando, se si ha del tempo, in paesi di poche anime, come Kalaw – google maps –, dall’aria sonnacchiosa e tranquilla, ma oasi speciale se come me vi siete fatti una sfacchinata con la macchina.
BIRMANIA, IL LAGO INLE: DOVE SI TROVA
Piacevole è l’aria di montagna che si respira, mentre le particolari abitazione in stile tibetano ricordano che dal Tibet non siamo poi così tanto distanti. Eccomi ora a descrivere il lago Inle, perla di questo fantastico paese. Il lago, 116 Km quadrati, si trova a una altitudine di 880 metri ed è immenso tra le colline verdissime circostanti. Vi voglio ricordare che il “triangolo d’oro” è ad un tiro di schioppo e che qualche decennio fa questa zona era off-limits proprio per questo motivo.
Altra singolare notizia e che fino agli anni ’70 qui vivevano gli Wa, i famigerati tagliatori di teste, i quali, per far conoscere la propria crudeltà, usavano tagliare il capo a chi si addentrava nei loro territori ed esponevano le stesse alle palizzate dei villaggi in segno di monito.
BIRMANIA, IL LAGO INLE: COME CI SI SPOSTA SULL’ACQUA

Tornando a descrivere il lago Inle questo è uno specchio d’acqua che può essere percorso da delle motolance che normalmente trasportano 4/6 persone e che vi permetteranno di recarvi presso i villaggi che sul lago si sono insediati. Ci si trova una certa somiglianza con la nostra “Venezia“, anche se di vita mondana proprio non si può parlare!! Un evento speciale si presenta verso metà ottobre, quando una gara tra imbarcazioni lunghe una ventina di metri e al comando di 50 persone, solcano le acque del lago per aggiudicarsi chi porterà la statue del Buddha, fino al monastero sull’acqua.

All’evento partecipa gran parte della popolazione del Paese. Sul lago, oltre alle abitazioni, si possono trovare anche attività, come la fabbricazione di sigari birmani e pashmine tessute a mano utilizzando i fiori di loto.
Spostandosi ora al centro di questa nazione, una città che merita una visita approfondita è sicuramente Mandalay, seconda città più importante della Birmania ed ex capitale prima della colonizzazione dello stato da parte degli inglesi, nel 1886.
In questa città, grazie ai tanti siti interessanti allocati nei dintorni, oltre al suo colorato e variopinto mercato che noi consigliamo di visitare, è utile soggiornaci per qualche giorno e considerarla “campo base“; di alloggi, locali e ristoranti c’e’ ne sono parecchi e questo vi allieterà nei vostri momenti di relax per riprendere fiato durante il vostro faticoso tour. Parecchio suggestivi sono i locali che si trovano lungo il fiume, l’Irrawaddy, soprattutto durante la Festa della Luce, che si celebra ad ottobre per la durata di tre giorni, quando sulla superficie dell’acqua scorrono migliaia di lanterne a cera, donando all’ambiente circostante un ‘aurea magica e di gran fascino.

I CONSIGLI DI FABIO ED ELENA
Per il tragitto dal porticciolo d’imbarco ai vari luoghi sul lago Inle, in Birmania, noi vi consigliamo di portare con voi un k-way, una crema solare e un cappello. Da queste parti il tempo cambia improvvisamente e potreste aver bisogno, a seconda dell’occasione, di una di queste tre cose.